Vini doc “Lison Pramaggiore”

Categoria: 
Prodotti tipici

Foto Vini doc “Lison Pramaggiore”

 

Area di produzione
La zona DOC Lison Pramaggiore si estende sulle tre provincie di Venezia, Treviso, e Pordenone.

Ambito agricolo di primario interesse:
paesaggio del vigneto


Le uve destinate alla produzione dei vini “Lison-Pramaggiore” devono essere prodotte nella zona comprendente i seguenti comuni di tre provincie:
1. Venezia: Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Fossalta di Portogruaro, Pramaggiore, Teglio Veneto, e parte dei comuni di Caorle, Concordia Sagittaria, Portogruaro, San Michele al Tagliamento, Santo Stino di Livenza.
2. Treviso: Meduna di Livenza, e parte del territorio di Motta di Livenza.
3. Pordenone: Chions, Cordovado, Pravisdomini e parte dei territori di Azzano Decimo, Morsano al Tagliamento, Sesto al Reghena.
Invece le uve destinate alla produzione dei vini “Lison-Pramaggiore” Tocai o Lison Classico devono essere prodotte nelle seguenti frazioni Lison, Pradipozzo e Summaga in comune di Portogruaro; Belfiore, Blessaglia e Salvarolo, in comune di Pramaggiore; Carline e Loncon in comune di Annone Veneto e parte del territorio dei comuni di San Stino di Livenza e Cinto Caomaggiore.

Denominazione
La denominazione “Lison-Pramaggiore” è riservata ai vini con le specificazioni – Lison o tocai italico o Tocai, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot grigio, Riesling italico, Riesling, Sauvignon, Verduzzo, Merlot, Malbech, Cabernet, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso – provenienti dai vitigni costituiti per almeno l’85% dalle corrispondenti varietà di vitigno.
La denominazione “Lison-Pramaggiore” con specificazione del colore “bianco” è riservata ai vini prodotti con uve, mosti, e vini provenienti dai vitigni di un unico ambito aziendale iscritti agli albi camerali nella seguente proporzione: tocai friulano dal 50-70%. Possono inoltre concorre fino a un massimo del 50% le uve a bacca bianca elencate negli specifici albi camerali.
La denominazione “Lison-Pramaggiore” con specificazione del colore “rosso” (anche nella versione “novello”) è riservata ai vini prodotti con uve, mosti, e vini provenienti dai vitigni di un unico ambito aziendale iscritti agli albi camerali nella seguente proporzione: merlot dal 50-70%. Possono inoltre concorre fino a un massimo del 50%, le uve a bacca nera elencate negli specifici albi camerali.
La denominazione “Lison-Pramaggiore” con la specificazione “Lison” o “Lison classico” è riservata al vino bianco ottenuto dalla varietà Tocai friulano per l’85%. Possono concorrere anche le uve di analogo colore presenti nel vigneto in misura non superiore al 15% delle viti.

Particolarità ambientale
La zona è caratterizzata da terreni pianeggianti venutisi a creare in seguito alle glaciazioni che nel loro ritiro hanno depositato minute particelle di argilla calcarea. Si riscontra inoltre a debole profondità la formazione di vari strati di aggregazione di carbonati, da cui la conferma che nei terreni ricchi di calcio si producono vini ricchi di sostanze aromatiche. Sono considerati idonei quelli di origine sedimentaria-alluvionale e di medio impasto, tendenti all’argilloso e allo sciolto, anche con presenza di concrezioni calcaree e/o di scheletro. Solo in determinate zone sono ammessi terreni sabbiosi-argillosi.

Profilo merceologico e caratteristiche al consumo
Abbinamenti
Tocai italico - È considerato l’aperitivo più piacevole proposto in tutti i locali del Veneto e del Friuli. Può essere considerato comunque vino da tutto pasto con particolare elezione per l’accostamento con antipasti all’italiana, le minestre asciutte e in brodo, i frutti di mare, i formaggi teneri non fermentati. Va servito in bicchieri di vetro neutro con stelo, alla temperatura di 10-12 gradi.
Pinot bianco - Ottimo aperitivo e fuori pasto, si adatta a tutta la gamma degli antipasti magri, alle minestre, ai piatti di pesca in bianco e ai più delicati piatti di mezzo. Va servito fresco, in bicchieri a stelo lungo, attorno ai 10 gradi di temperatura.
Chardonnay - ottimo come aperitivo e fuori pasto, si accosta meravigliosamente agli antipasti di pesca, alle minestre, ai piatti a base di uova e ai piatti di pesce leggero. In versione spumante diventa protagonista come vino d’apertura. Va servito fresco, in bicchieri di vetro neutro con lungo stelo sottile, alla temperatura di 10-12 gradi.
Pinot grigio - Vino aperitivo, ottimo fuori pasto, adatto su tutta la gamma degli antipasti magri, si sposa bene con la cucina delle erbe, con le minestre con i piatti a base di uova e con molti piatti di pesce. In versione ramata si accosta molto bene ai salumi, ai formaggi, ai bolliti di carni bianche. È vino da bersi giovane e comunque nell’annata di produzione. Va servito fresco, alla temperatura di 10-12 gradi.
Riesling italico - È un piacevole vino da aperitivo, ma si abbina felicemente con gli antipasti delicati della grande cucina, con le minestre, i risotti, i piatti di pesce comunque preparati. Va servito ben fresco alla temperatura di 8-10 gradi.
Sauvignon - Il sapore è asciutto, brioso ma sempre elegante e appagante. È comunque un vino al quale il futuro riserverà sicuramente orizzonti sempre più ampi e consensi sempre crescenti. Gradevolissimo “calice” fuori pasto, meraviglioso con il prosciutto crudo, trova buon accostamento con i primi piatti a base di erbe e con i piatti di pesce alle salse leggere. Va servito fresco alla temperatura di 8-10 gradi.
Verduzzo - Gli accostamenti gastronomici del Verduzzo variano se la vinificazione viene fatta in purezza. Il dorato è più vino da fuori pasto, per la sua morbidezza; il verde o l’uvaggio, come spesso usato da noi, si accosta bene al prosciutto crudo, ai salumi, ai risotti a base di erbe, alle frittate, al pesce bollito. Va servito fresco, alla temperatura di 8-10 gradi.
Merlot - È un vino insostituibile per la sua armonica completezza. Per questo spazia sulle tavole a tutto pasto trovando facili abbinamenti specie con i salumi, le carni in umido, gli arrosti di carne bianca o rossa, in particolare coniglio e pollame. Va servito intorno ai 18-20 gradi.
Cabernet franc - Si accosta felicemente agli arrosti di carni bianche e rosse, alle carni di pollame nobile, alla cacciagione e selvaggina. Ottimo anche sui formaggi invecchiati. Va servito alla temperatura di 18-20 gradi.
Cabernet sauvignon - È ottimo vino da tutto pasto, che si abbina felicemente agli arrosti di carni bianche e rosse, al pollame, alla cacciagione e ai formaggi di pasta dura. La temperatura di servizio è di 16-18 gradi.
Refosco - È il vino che trova accostamenti precisi con tanti piatti tipici della cucina friulana, si accompagna certamente in maniera perfetta alle carni grasse, agli umidi, agli arrosti e alla selvaggina. Va servito a temperatura ambiente, sui 18 gradi.

Etichettatura
Possono riportare facoltativamente l’annata di produzione tranne quelli “Lison Pramaggiore”, “rosso”, “bianco”, “novello” e per quelli “riserva” e “classico”. Se commercializzati in recipienti inferiori ai tre litri è obbligatorio l’uso di bottiglie di vetro e il divieto di chiusure a corona, strappo e vite. Per recipienti con contenuto fino a 0,250 e 0,375 è ammesso il tappo a vite. Per i seguenti vini “Lison Pramaggiore”, “rosso”, “bianco”, “novello” e per quelli “riserva” e “classico” è fatto obbligo di confezionarli in bottiglie di vetro con capacità non superiore a 0,75. Limitatamente alle tipologie sopra riportate è consentito l’uso di bottiglie di vetro della capacità da 1,5 a 5 litri utilizzando chiusure in sughero raso bocca.

Storia e tradizione
La vite nella zona è coltivata da almeno tre millenni, infatti sono numerosi i reperti che testimoniano la coltivazione della vite nell’era preistorica. Solo verso i primi anni del Novecento venne razionalizzata la coltivazione attraverso l’impianto di numerosi vigneti secondo le indicazioni degli studiosi della vicina Stazione sperimentale di viticoltura di Conegliano. Vennero inoltre bonificati circa 3.000 ettari per la coltivazione. Poi negli anni cinquanta sorsero anche le prime cantine sociali fra le quali quelle di Portogruaro e Pramaggiore. Nel 1971 viene riconosciuta la denominazione di origine controllata “Lison” attribuita al vino che ha reso famosa quella località: il Tocai. Successivamente, nel 1972 viene riconosciuta la denominazione d’origine controllata “Pramaggiore” attribuita ai vini Merlot e Cabernet. Il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini a Denominazione di Origine Controllata “Lison-Pramaggiore” è stato costituito il 3 novembre 1974 per promuovere e tutelare i tre vini a DOC allora riconosciuti, il Tocai di Lison, il Cabernet, e il Merlot di Pramaggiore. Nel 1985, per volontà dei produttori, le due denominazioni vengono unificate in “Lison-Pramaggiore”. La principale attività del Consorzio consiste nel controllare che i vini degli associati siano posti in commercio nel pieno rispetto della legislazione nazionale e comunitaria. Oggi il Disciplinare DOC vigente è quello pubblicato con Decreto del 29 maggio 2000, GU n. 138 del 15 giugno 2000.


Tecnica produttiva
I sesti d’impianto, le forme di allevamento e i sistemi di potatura devono essere quelli generalmente usati o comunque atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini. Sono ammesse le forme a controspalliera semplice o doppia, con una densità d’impianto non inferiore ai 2.500 ceppi per ettaro. Nella tecnica colturale è esclusa ogni pratica di forzatura ed è consentita solamente l’irrigazione di soccorso.
Le produzioni massime di uva per ettaro in coltura specializzata delle varietà di viti destinate alla produzione dei vini e i rispettivi titoli alcolimetrici sono:

Tipologia

Prod max
uva/ha (t)

Titolo alc.
Vo.l nat. min.

Tocai o lison

12

10.00

Pinot bianco

13

10.50

Chardonnay

13

10.50

Pinot grigio

13

10.50

iesling italico

13

10.00

Sauvignon

13

10.50

Verduzzo

13

10.00

Merlot

13

10.50

Malbech

13

10.00

Cabernet

12

10.00

Cabernet franc

12

10.00

Cabernet sauvignon

12

10.50

Refosco dal peduncolo r.

12

10.00

Tocai o lison "classico"

12

10.50


Sono concesse tutte le pratiche enologiche ammesse dalla legislazione nazionale e comunitaria. Le operazioni di vinificazione, invecchiamento, devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tranne che per situazioni tradizionali in cui sono ammessi altri comuni. La resa massima in vino non deve superare al 70% per tutti i vini. Se si arriva al massimo del 75% il 70% é DOC ed il rimanente 5% non avrà diritto alla denominazione. Se la resa supera il 75% tutto il prodotto non viene riconosciuto. Alcune tipologie di vini possono essere elaborate nella versione spumante e frizzante esclusivamente per rifermentazione naturale. I vini frizzanti devono essere immessi al consumo con un residuo zuccherino di 10-40 gr/lt per il verduzzo e 20 gr/lt per tutti gli altri.
Correzioni e colmature sono consentite secondo i termini attuali di legge, é ammessa la colmatura con un massimo del 5% di altri vini dello stesso colore e della stessa annata aventi diritto alla denominazione. La qualificazione riserva é utilizzata per vini immessi aòl consumo dopo un periodo minimo di invecchiamento non inferiore a 2 anni, a partire dal primo novembre dell'annata di produzione.